Hudyma
Olesya Hudyma was born in Ternopil in 1980.
In 2003 she graduated with a degree in journalism from the Lviv University. Afterwards she worked as a journalist in Ternopil print media.
Since 2007 she has been a full-time painter.
Olesya‘s artworks are characterized by the emotionally evocative style with the effective canvas texture that leads to the fusion of the opulent colour palette and enrichment. All the paintings are imbued with emotions and special images outlined by quick brushstrokes. According to the topics paintings are systematized in series: «Sleepwalker», «Steps», «Angels of Peace for Ukraine», «Ukrainian Madonna», «Flowers» that are combined in different artistic ways : abstract art, expressionism, symbolism, magic realism and contemporary postmodernism.
In August 2018 Ukrainian Postal Service issued a postage stamp with O. Hudyma’s picture «Bride», as a part of «Love is Life» series. Another picture «Tree of Life» was used for a First Day Cover.
«Arrived in Italy because of the war and hosted in Reggio, Olesya Hudyma has already held some exhibitions in the city.
She has been passionate about the Middle Ages for some time, she has recently been fascinated by the figure of Matilde di Canossa to whom she has dedicated her latest paintings exhibited in Canossa. You retraced the life of this great woman also by visiting the places where she lived and interpreted, with her now unmistakable style, the strength and faith of one of the greatest protagonists in history.»
Lucia GRAMOLI
Her artworks are in private collections in Ukraine, United States, Canada, Armenia, England, France, Germany, Switzerland, Italy, Spain, Poland.
Olesya Hudyma è una pittrice ucraina contemporanea molto nota in Patria e all’estero. A causa degli eventi bellici in corso, momentaneamente si trova a Reggio Emilia e qui ha potuto continuare a dipingere, rivelandosi artista di grande talento e qualità. Agli inizi la sua arte poteva ricondursi ad una matrice surrealista, rivolta però verso suggestivi aspetti spirituali e animistici; successivamente si è avvicinata ad altri aspetti della pittura, dall’impressionismo, al simbolismo, dall’espressionismo al post-moderno, interpretando questi movimenti in maniera molto personale e originale. Due sono i filoni fondamentali della sua poetica artistica, uno rivolto verso il recupero delle tradizioni e dei costumi dell’Ucraina, l’altro rivolto all’osservazione diretta della natura, dei fiori, e dei pesci, soggetti che in lei provocano un’emozione, che si traduce in un sentimento intenso del colore e nella gioia di narrare e immaginare. Le sue tele non hanno un centimetro di spazio libero, sono composizioni affollate da segni ed immagini in una narrazione continua, che accosta figure e simboli liberamente associati come nel mondo dei sogni. L’incanto della sua pittura è quello di partire dalla realtà anche tragica degli eventi quotidiani, per trasportarla in un’altra dimensione, quella del sogno e della speranza di un mondo nuovo e libero. Uno dei temi ricorrenti è quello della figura femminile, che può essere quello della sposa, della sirena, della fanciulla che passa dall’adolescenza alla giovinezza o l’immagine sacra della Madonna. Figure abbigliate con gli splendidi costumi della tradizione ucraina, scintillanti di colori accesi e sonorità pittoriche che si possono accostare a sonorità musicali e, in effetti, le sue narrazioni fluiscono come onde musicali, dinamiche, in continuo movimento, caratterizzate da un segno fluente e ondulato. Particolarmente suggestiva e riassuntiva della sua poetica è un’opera in cui al centro vi è l’immagine di una “Sposa”, sontuosa negli abiti e nei gioielli (le tradizionali collane di coralli variamente colorati), seduta su una luna dorata; intorno a lei volteggiano seducenti sirene, ma anche le anime dei bambini uccisi nell’assedio di Mariupol; in un angolo la figura del poeta e filosofo ucraino del Settecento Hryhorij Skovoroda nelle vesti di un viandante, allusive della sua vita di pensatore-mendicante. In un’altra opera protagonista è una fanciulla a occhi chiusi, figura enigmatica, concentrata nel silenzio del proprio mondo interiore, spirituale; sullo sfondo sono incastonati fiori e papaveri, simbolo della memoria e un alone di misticismo e mistero avvolge l’immagine.
Nel 2013 in Ucraina nel periodo denominato Euromaidan, in cui vi furono violenti scontri tra manifestanti pro-europeisti e le forze governative, Olesya inizia a dipingere la serie degli “Angeli della Pace”, ogni angelo incarna un particolare messaggio di pace, un tema che, in questo tragico periodo per l’Ucraina, diventa di dolorosa attualità. Tuttavia, la sua pittura rimane solare e luminosa e nelle bellissime composizioni di fiori trasmette un messaggio di ottimismo e di speranza in un mondo migliore. La bellezza dell’arte e della natura contro le barbarie della guerra, la luce contro le tenebre. L’arte è un messaggio universale che tutti possono comprendere ed è per questo che Olesya continua a dipingere e a parlarci con la magia dei suoi colori e delle sue raffinate composizioni.
prof.ssa Aurora Marzi
Presidente della Associazione Amici del Chierici